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Monitoraggio della CO2

Monitoraggio della CO2

Background

Nelle aule delle scuole spesso la qualità dell’aria è scadente, a causa delle dimensioni ridotte delle stanze, del numero elevato di studenti e della ventilazione insufficiente. Una pessima qualità dell’aria è associata primariamente ad una elevata concentrazione di anidride carbonica, oltre che a valori non ottimali di umidità e temperatura. Considerando che, come riporta il sito del Ministero della Salute, è stimato che il 15% della popolazione, pari a circa 10.000.000 persone studi o lavori ogni giorno in circa 45.000 edifici pubblici su tutto il territorio nazionale, dalle 4 alle 8 ore al giorno, la qualità dell’aria indoor diventa un fattore determinante per la salute di studenti e lavoratori e soprattutto per i gruppi più vulnerabili quali bambini, adolescenti e soggetti allergici e asmatici.

Sfida

L’anidride carbonica (CO2) è un gas inodore e insapore, percepibile dall’uomo soprattutto per i suoi effetti negativi: molti studi scientifici hanno correlato la permanenza prolungata in ambienti ad alta concentrazione di anidride carbonica a disturbi a breve termine (irritazione di occhi, naso, gola, mal di testa, stanchezza, malessere, difficoltà di concentrazione) e a lungo termine (malattie respiratorie, asma).

La pandemia da Covid-19 ha portato all’attenzione un altro elemento: è dimostrato infatti che una scarsa qualità dell’aria e alti livelli di CO2 negli ambienti chiusi sono collegati ad un più alto tasso di infezione da virus, come il SARS-CoV-2. Secondo ricerche scientifiche, il miglioramento della qualità dell’aria interna potrebbe essere efficace nel ridurre la trasmissione del virus tramite aerosol quanto la vaccinazione del 50% della popolazione.

Soluzione

Per tutti i motivi sopra elencati, la Scuola Secondaria di I grado “F. C. Marmocchi”, ha deciso di intraprendere la sperimentazione per un sistema di rilevazione della qualità dell’aria nelle aule.

La sperimentazione viene fatta applicando la piattaforma multi-servizi MeshCube creata da BlueUp: si tratta di un sistema basato su una rete mesh di sensori wireless che misurano alcuni parametri, fra cui CO2, umidità, temperatura e pressione atmosferica. Tutte le informazioni dai sensori arrivano ad un server locale, dove sono acquisite e messe a disposizione tramite un portale web dedicato, creato dall’azienda B4Next.

In questo modo il personale scolastico ha accesso ai dati aggiornati in tempo reale, utili a mettere in atto azioni per migliorare la qualità dell’aria (ventilazione tramite apertura porte o finestre, ventilazione meccanica). I dati acquisiti dai sensori sono inoltre archiviati e possono essere utilizzati per adottare soluzioni per il miglioramento del clima delle aule, e quindi del benessere di studenti e insegnanti, ma anche per il risparmio energetico. Infatti i risultati della misurazione del sensore di CO2 mostrano quando e per quanto si deve ventilare. I risultati fino ad ora riscontrati sembrerebbero suggerire che con 10 minuti di ricambio dell’aria la CO2 subisce una riduzione importante, di circa 1000 PPM, mentre la temperatura nell’aula diminuisce solo di pochi millesimi (per esempio dalle 9:24 am alle 9.34 am la temperatura passa da 19.5° a 19.3°).

MeshCube, grazie alla sua tecnologia wireless (comunicazione radio attraverso la rete mesh dei sensori) e cable-less (sensori alimentati a batteria senza bisogno di cavi di alimentazione) e alla facilità di installazione, si è rivelata la soluzione più adatta da installare nell’edificio scolastico, il quale presentava dei vincoli architettonici (mancanza di prese elettriche nella struttura, per esempio). Infatti, dato il contesto dell’edilizia scolastica italiana, in cui l’età media degli edifici scolastici è di 52 anni, con 2 scuole su 3 costruite prima del 1976, è necessaria una soluzione retrofit, wireless e cableless, semplice da installare.

Risultati

Il Comprensivo 1 di Poggibonsi (Siena, Italia) è una delle prime scuole ad adottare la soluzione BlueUp. Attualmente la sperimentazione, per la quale BlueUp ha fornito la tecnologia, coinvolge 4 classi, ma si intende estenderla ad un maggior numero di classi oltre che ad ampliarne le funzionalità, aggiungendo sistemi di segnalazione automatica in ogni classe.
L’obiettivo non è solo quello di dotare la scuola di un utile ed innovativo strumento tecnologico, ma anche quello di attivare studi e collaborazioni che possano coinvolgere altri interlocutori, come l’Università.

• Leggi cosa dice su di noi La Nazione nell’articolo “Centraline installate a scuola: l’obiettivo è prevenire il Covid”