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Sanità e aumento della sicurezza del personale

Sanità e aumento della sicurezza del personale

Premessa

L’emergenza sanitaria degli scorsi anni ha messo in risalto quanto sia importante garantire l’efficienza operativa nella Sanità Pubblica. L’efficienza operativa, però, non è sempre semplice da raggiungere, soprattutto in ambito sanitario, ambito nel quale le cause di rallentamenti e ritardi risultano essere numerose.
Una tra queste sono i frequenti episodi di aggressione fisica e verbale a medici e infermieri.
Le aggressioni al personale non solo sono pericolose per gli operatori sanitari, ma anche per i pazienti, per due motivi principali: in primo luogo, se un operatore viene aggredito, potrebbe non essere reperibile in casi di emergenza e di urgenza; in secondo luogo, tali eventi disturbano la quiete nell’ambiente ospedaliero, condizione che invece risulta di estrema importanza in un contesto di cura dove dovrebbero essere garantiti la tranquillità e il benessere dei pazienti.
Gli episodi di aggressione sono talmente frequenti (il comparto sanitario è tra i settori più soggetti al fenomeno delle aggressioni) che il Ministero della salute ha preso provvedimenti a tale riguardo con il Piano Nazionale della Prevenzione, il quale prevede una specifica azione centrale proprio in tema di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

I rischi per operatori e pazienti

Come anticipato sopra, è in crescita l’aggressività verso gli operatori sanitari da parte dell’utenza. Si tratta di fatti gravi che pregiudicano lo stato psico-fisico degli operatori, portandoli a sviluppare sindromi da stress lavoro–correlate, come la sindrome di burnout.
Secondo i dati Inail riguardanti il quinquennio 2016/2020, sono stati 12mila gli infortuni sul lavoro per il personale sanitario registrati come violenze, aggressioni e minacce, con una media di circa 2.500 l’anno. Le aggressioni (fisiche e/o verbali) sul posto di lavoro colpiscono mediamente in un anno un terzo degli infermieri, dunque circa 130mila casi, con un “sommerso” non denunciato all’Inail di circa 125mila casi l’anno. In più, il 75% delle aggressioni riguarda le donne.

Le aggressioni sono state ricondotte a varie cause, come alle preoccupazioni per il proprio stato di salute o per quello dei propri cari, a problemi di comunicazione tra professionista e paziente, alla carenza di personale e alla grande affluenza di utenza in alcune sedi. Le tensioni che ne derivano possono generare aggressività nei confronti degli operatori sanitari.
La situazione peggiora in ambiti assistenziali ancora più rischiosi, come quello psichiatrico per esempio.

Secondo i dati raccolti attraverso i questionari Inail, il 91% delle aggressioni è avvenuto negli ambulatori e/o ricezioni dei centri medico-legali. Nel 61% dei casi sono state fatte da parte di assistiti mentre nel 21% dei casi da parte di familiari dell’assistito. Il 56% degli operatori ha dichiarato di trovarsi da solo al momento dell’aggressione.
Per quanto riguarda le reazioni, il 33% dei partecipanti ha risposto di avercela fatta da solo, mentre solo il 27% ha riferito di aver richiesto aiuto o di essere stato aiutato da un’altra persona.

RTLS per la sicurezza

La violenza e le aggressioni hanno importanti conseguenze sulla qualità del lavoro e sulle prestazioni operative del personale. Questo ovviamente si riflette anche sulla qualità del servizio sanitario. Per risolvere questo importante problema si può fare ricorso a delle soluzioni RTLS (Real Time Locating System), ovvero sistemi di tracciamento indoor in real-time.

Grazie a queste soluzioni, oltre alla possibilità di tracciare gli asset, riducendo sprechi e smarrimenti di macchinari e strumenti, è possibile anche aumentare la sicurezza degli operatori sanitari e dei pazienti. Attraverso l’utilizzo di dispositivi muniti sia di sensori di posizionamento, sia di bottone antipanico, se un operatore (o un paziente) dovesse trovasi in situazioni di difficoltà o di emergenza, potrebbe facilmente premere il pulsante e i colleghi sarebbero in grado di intervenire prontamente dopo aver ricevuto l’allarme-geolocalizzato.

Le soluzioni RTLS permettono di:
1. Localizzare il paziente
2. Localizzare il personale
3. Tracciare gli asset
4. Tracciare le attività

Per implementare questo tipo di sistemi esistono diverse tecnologie, e tra queste una di quelle maggiormente utilizzate è il Bluetooth® LE standard (o protocolli wireless compatibili), grazie alla sua pervasività, ai ridotti consumi energetici e al costo ridotto. Gli RTLS che si basano su tecnologia Bluetooth® LE sono composti da tre componenti principali: tag, antenne e software. Il primo componente è l’insieme dei tag mobili che devono essere posizionati sugli asset da tracciare (apparecchi elettromedicali, come elettrocardiografi, ecografi e sonde, pompe a siringa, defibrillatori, elettrobisturi, cardiostimolatori esterni, carrelli per la cartella elettronica informatizzata, ecc…) o che devono essere indossati dalle persone (operatori, pazienti, visitatori). I tag sono dei dispositivi attivi funzionanti a batteria che, con determinati intervalli (il cui settaggio dipende dalle necessità di tracciamento), inviano un segnale. Il secondo componente è costituito dalle antenne, le quali sono dispositivi fissi e che necessitano di cablaggio (a differenza dei tag che sono mobili e a batteria). Queste ultime vengono posizionate a soffitto, e ricevono i segnali dai tag. Infine, l’ultimo componente è il software di gestitone, il quale riceve le informazioni che arrivano alle antenne e le processa grazie ad un algoritmo, andando poi a fornire il dato di posizione su mappa digitale. Un’altra tecnologia valida, compatibile Bluetooth LE, per strutturare sistemi di tracking indoor è la tecnologia Mesh 2.4GHz. Quest’ultima si è rivelata la più funzionale per applicazioni in ambito sanitario. In questo caso l’infrastruttura è molto più semplice, flessibile, economica, e adatta ad applicazioni di retrofit. Questa soluzione prevede l’utilizzo di tutti dispositivi, incluse le antenne (che in questo caso prenderanno il nome di gateway), a batteria e che non necessitano di alcun cablaggio.

Gli ospedali che adottano soluzioni in grado di monitorare pazienti e operatori possono godere di alcuni vantaggi, come:
• Efficientamento del flusso dei pazienti: il sovraffollamento è un problema comune di quasi tutte le strutture sanitarie e può portare a ritardi nelle cure, a soggiorni più lunghi e a un aumento dei costi. Gli RTLS possono diminuire il rischio di sovraffollamento e aumentare l’efficienza, rendendo semplice e veloce l’accettazione dei pazienti al momento del ricovero. Gli operatori, poi, saranno in grado di monitorare la posizione dei pazienti e i progressi del trattamento durante tutta la loro permanenza, dando priorità a quelli con esigenze critiche.
• Ottimizazione del servizio: grazie agli RTLS si possono seguire i pazienti mentre si muovono all’interno delle strutture sanitarie. I dati, accessibili dai medici tramite app mobili su smartphone o tablet clinici portatili, possono ridurre i ritardi nel trattamento causati da una vasta gamma di problemi. Ad esempio, è possibile avvisare se un paziente è stato lasciato in una sala d’attesa troppo a lungo, e gli operatori sanitari sapranno sempre dove si trova l’attrezzatura per spostare le persone senza ritardi.
• Aumento della sicurezza dei pazienti: con gli RTLS si possono tenere sotto controllo i pazienti, 24 ore su 24, avvisando i medici se un paziente si è spostato oltre un’area predefinita o se ha subito un incidente (come la caduta da un lettino).
• Velocizzazione della risposta alle emergenze: medici, operatori sanitari e addetti alla sicurezza saranno in grado di vedere ogni membro del loro team su una mappa e mobilitare rapidamente le risorse per rispondere a condizioni di emergenza.
• Adeguamento del livello del personale in modo appropriato: grazie alle tecnologie RTLS i medici possono essere assegnati automaticamente ai pazienti in base alla loro vicinanza. Gli ospedali possono, poi, analizzare i dati storici per prevedere con precisione la domanda, adeguando i livelli di personale per meglio soddisfare le esigenze dei pazienti.
Questi sono solo alcuni dei modi in cui l’RTLS può aiutare a migliorare l’efficienza operativa, aumentare la sicurezza e ridurre le spese.

Un caso applicativo di successo: Centro Chirurgico Toscano

Grazie al Progetto ATLAS, al Centro Chirurgico Toscano è stato testato un sistema di tracciamento che si basa su tecnologia mesh, che va a risolvere numerose problematiche in ambito ospedaliero:

• localizzazione delle posizioni dei pazienti e dei dipendenti all’interno della struttura ospedaliera
• aumento della sicurezza degli operatori grazie a dispositivi con chiamata di allarme geolocalizzata
• prevenzione delle cadute da letto dei pazienti nelle situazioni post operatorie
• controllo degli ingressi e uscite nella struttura e nei vari piani
• localizzazione degli assets (es. ecografi, defibrillatori) per l’ottimizzazione della logistica
• possibilità di ricostruire lo storico delle posizioni di un determinato asset/persona

Questo sistema ha permesso di offrire un’unica infrastruttura RTLS per molteplici funzioni: localizzazione del personale, tracciamento degli asset, identificazione e localizzazione di eventi di allarme, controllo delle uscite non autorizzate.
I risultati hanno evidenziato una diminuzione dei tempi di ricerca dei dispositivi medici ed un miglioramento del tasso di utilizzo delle risorse.
La soluzione innovativa MeshCube ha reso possibile lo sviluppo di una infrastruttura totalmente wireless. L’assenza di infrastruttura cablata si traduce in bassi costi di progettazione e di installazione e permette una perfetta adattabilità anche nel caso di installazioni retrofit su edifici esistenti. Nel mercato delle soluzioni RTLS per l’assistenza sanitaria, infatti, ATLAS ha sviluppato un modello unico: mentre le soluzioni RTLS esistenti si rivolgono agli Smart Hospital, ATLAS si rivolge ad ogni struttura ospedaliera, anche quelle tecnologicamente più datate, con l’obiettivo di trasformarla in uno Smart Hospital con un investimento economico limitato. Altro elemento premiante della soluzione sviluppata è il fatto che non richiede l’utilizzo di infrastrutture di comunicazione di terze parti (ad esempio rete WiFi dell’ospedale). Questo garantisce al gestore del servizio un controllo completo della funzionalitàà e dell’operatività del sistema, in tutte le sue componenti hardware e software, dalla periferia (tag, ancore) fino al centro (software applicativo).

Soluzioni sanitarie RTLS BlueUp

Le soluzioni RTLS offerte da BlueUp sono tutte basate sullo standard Bluetooth® LE o su protocolli wireless compatibili.
BlueUp offre tre diverse soluzioni RTLS che differiscono per prestazioni, costi e complessità di installazione.

 

MeshCube è una soluzione unica sul mercato, con un’infrastruttura completamente wireless basata su una rete di comunicazione in tecnologia Wirepas Mesh 2.4GHz. Con questa tecnologia tutti i costi di progettazione, installazione e cablaggio sono ridotti quasi a zero, il che lo rende estremamente economico e adatto ad applicazioni riguardanti l’inventario automatico, il tracciamento delle risorse, il monitoraggio distribuito tramite sensori.

LocateBLE consente la localizzazione di asset e persone in tempo reale tramite algoritmi basati su RSSI (Received Signal Strength Indicator) e trilaterazione. La caratteristica gratificante di LocateBLE è la sua indipendenza dall’hardware: la piattaforma, infatti, è progettata per essere compatibile con molteplici tipologie di antenne Bluetooth® LE presenti sul mercato: gateway beacon Bluetooth® LE, access point WiFi con interfaccia Bluetooth® LE, moduli Zigbee o mesh con supporto Bluetooth® LE. Questa flessibilità rende LocateBLE adatto a un’ampia gamma di applicazioni di Real-Time Asset Tracking.

Infine, nel caso in cui la precisione della posizione sia il requisito chiave, AccuRTLS è la soluzione ideale. AccuRTLS fornisce prestazioni all’avanguardia, con tracciamento in tempo reale e precisione fino a poche decine di centimetri in un ambiente operativo reale, grazie alla tecnologia RTLS BLE Angle of Arrival, sviluppata da Quuppa, di cui BlueUp è partner dal 2017. Per questa tecnologia, BlueUp sviluppa e produce tag Quuppa Approved, certificati direttamente da Quuppa per essere completamente compatibili a livello funzionale, prestazionale e meccanico con la tecnologia Quuppa.

 

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